MIDDLE EAST NOW 2018

Da mercoledì 11 a domenica 15 aprile. Il programma del festival sul Medio Oriente allo Stensen.

Descrizione

Middle East Now è il festival che racconta il Medio Oriente contemporaneo attraverso cinema, documentari, arte, teatro, musica, cibo, incontri ed eventi speciali.

Un immersione nel caleidoscopio culturale e sociale in programma tra La Compagnia e lo Stensen.

 

 

mercoledì 11 aprile ore 18.00

alla presenza di Joelle Alexis, montatrice del film 

 

MUHI – Generally Temporary di Rina Castelnuovo-Hollander, Tamir Elterman (Israele, Germania, 2017, 89’) v.o: ebreo, arabo, sottotitoli: inglese, italiano


 

La storia emozionante di Muhi, ragazzino di Gaza vivace e coraggioso, che ha vissuto tutta la sua vita in un ospedale israeliano, accolto da piccolissimo a causa di una grave malattia autoimmune. Per salvargli la vita, i medici gli hanno amputato braccia e gambe. Intrappolato tra due patrie e due popoli, Muhi non è in grado di tornare a Gaza e suo nonno decide di restare con lui. Assistiamo ai momenti più importanti della loro vita, vissuti in circostanze paradossali che trascendono l’identità, la religione e il conflitto che divide il suo mondo. Il suo tempo in ospedale si sta però esaurendo, e Muhi ora deve affrontare la scelta più critica della sua vita. Catturando allegramente il cuore di tutti, ebrei e palestinesi, Muhi è schietto sulla propria identità: “Io non sono ebreo, sono arabo!”.
 Anteprima Italiana.

 

Ore 20.45
Serata speciale dedicata alla regista palestinese Annemarie Jacir
Partecipano la regista, l’attore Saleh Bakri e il produttore Ossama Bawardi
Introduce Marco Luceri, giornalista e critico cinematografico

 

PALESTINE, SUMMER 2006 di Annemarie Jacir (Palestina, Svizzera, 2006, 3’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano


 

Registi palestinesi affermati e giovani emergenti sono invitati a lavorare a un progetto che riflette lo “stato d’animo” dell’estate del 2006 in Palestina. Dovranno raccontare le loro storie in soli tre minuti, con un unico piano sequenza. Uno spaccato della Palestina personale, politico e poetico, che esprime lo spirito di un popolo che lotta per la libertà. 
Anteprima italiana

 

 

a seguire:

LIKE TWENTY IMPOSSIBLES di Annemarie Jacir (Palestina, USA, 2003, 17’)  v.o: inglese, ebraico, arabo, sottotitoli: inglese, italiano


 

Palestina, un paesaggio dolce abbruttito da posti di blocco militari. Quando una troupe cinematografica palestinese decide di evitare un posto di blocco, prendendo una strada laterale, il panorama politico si sgretola e i passeggeri vengono lentamente travolti dalla quotidiana brutalità dell’occupazione militare. “Like Twenty Impossible” è al tempo stesso un poema visivo e una vicenda sulla frammentazione di un popolo. Anteprima italiana

 

 

a seguire:

SALT OF THE SEA di Annemarie Jacir (Palestina, Francia, 2008, 109’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano


 

Soraya, 28 anni, nata e cresciuta a Brooklyn, decide di tornare a vivere in Palestina da cui la sua famiglia è stata esiliata nel 1948. Arrivata a Ramallah, cerca di recuperare i soldi lasciati in un conto dai suoi nonni, ma va incontro al rifiuto della banca. Nel suo percorso incrocia Emad, giovane palestinese la cui ambizione è invece quella di lasciare definitivamente il paese. Soraya ed Emad prendono in mano le sorti della loro vita, anche se questo significa infrangere la legge. In questa corsa verso la vita, ci porteranno alla ricerca della storia perduta della Palestina.

 

 

sabato 14 aprile ore 16.30

 

THE UNKNOWN SWEET POTATO SELLER di Roshdy Ahmed (Egitto, 2017, 12’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano 


 

Cortometraggio realizzato in animazione rotoscopica ispirato a un evento realmente accaduto in Egitto. Un artista di nome Khaled decide di indagare sull’omicidio di un bambino che vendeva patate dolci durante la rivoluzione egiziana, spinto da una serie di sogni e coincidenze legate al ragazzo. Gli eventi evolvono con l’avanzare delle indagini, verso un labirinto di caos in cui la verità sembra completamente persa. Protagonisti dell’animazione sono Ia star egiziana Khaled Abol Naga e l’astro nascente Tara Emad.
Anteprima Europea, alla presenza della attrice star egiziana Tara Emad.

 

a seguire:

WHAT COMES AROUND di Reem Saleh (Libano, Egitto, Grecia, Qatar, Slovenia, 2018, 79’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano


Protagonista di questo intenso ed emozionante documentario – presentato in anteprima alla Berlinale – è Um Ghareeb, donna egiziana che definisce “una grande famiglia” la comunità in cui vive, “al Gami yas” in uno dei quartieri più poveri del Cairo. Qui tutti contribuiscono regolarmente con una piccola somma di denaro messa in un piatto, e ogni settimana assieme decidono chi è attualmente il più bisognoso di riceverà sostegno. La regista Reem Saleh ha trascorso sei anni con i membri di questa comunità, raccontando la loro quotidiana lotta per la sopravvivenza: tra testimonianze forti e storie di donne tenaci, tratteggia il ritratto intimo della solidarietà che si genera in un mondo inospitale, letteralmente sospeso tra i binari della ferrovia.


Anteprima italiana, alla presenza della regista.

 

 

domenica 15 aprile ore 11.00


#FOCUS SYRIA
Con introduzione di approfondimento ai film

 

THE DAY WE LEFT ALEPPO di Hassan Kattan (Aleppo Media Center) 
(Siria, 2018, 9’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano


Saleh ha 26 anni, e Marwa 24, entrambi adorano Aleppo. Il film racconta la storia dolorosa dell’ultimo giorno trascorso nella loro città, prima di essere costretti a lasciarla. Tanta sofferenza e stanchezza, ma anche tanto amore ad unirli in questo giorno così difficile.


Anteprima italiana

 

a seguire:

OF FATHERS AND SONS di Talal Derki 
(Germania, Siria, Libano, Qatar, 2017, 98’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano


Il documentario vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultima edizione del Sundance Film festival. Il regista siriano Talal Derki, che sconvolse il mondo con il suo Return to Homs, torna in patria stavolta fingendosi un fotoreporter filo-jihadista che realizza un documentario sull’ascesa del califfato. Il risultato è un ritratto crudo e senza filtri del generale Abu Osama – leader islamista radicale di Al-Nusra, braccio siriano di Al-Qaeda – e del branco di giovani ragazzi che lo idolatra. Il loro capo è il figlio di Osama – che si chiama come l’eroe personale di papà, Osama bin Laden – e il film segue la loro crescita in un campo di addestramento. 


Anteprima italiana, introduce Giuseppe Alizzi (scrittore, esperto di Siria)